Bed & Breakfast   

Le case ammassate, perfettamente incastrate, bizzarramente ristrutturate. Un trionfo di materiali, colori e tecniche accostate senza un senso estetico prima definito. I palazzi dimenticati, quelli in vendita. Le tegole nel tetto del vicino si possono contare una ad una. Gli stretti vicoli così bui, così familiari. I fichi freschi a colazione. I rintocchi del campanile ogni quindici minuti. Il “buongiorno” e il “buonasera”. Le grandi mangiate. Le infinite partite a carte. Le famiglie così numerose ed unite. I panni stesi e le bandierine dell’ultima festa paesana che colorano le vie e strappano sorrisi. Il vento. I lagani e ceci all’osteria. Il buon caffè del bar turistico. I cornetti caldi del forno la sera. E poi San Vito, con i calzoni con le verdure al bar, le terracotte, le specialità culinarie di Rianata 'a vasulata. Il mare che da lassù è ancora più blu. Il terrazzo sul tetto dal quale,quando non c’è foschia, si vede Stromboli. E Filicudi. E l’Etna, “U Mongibello”. In ogni famiglia c’è un musicista. Il pesce arriva il venerdì.

Camerota. Sospesa in un tempo indefinito, silenziosa quanto basta, colorita e buffa come ogni paese cilentano che si rispetti. Camerota da vivere. Camerota da buttarcisi a pancia aperta e cuore grande. Senza pretese e soprattutto senza fretta. Camerota che ti ricorda che si può vivere con poco.